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Lacci d’amore in Irpinia

Lacci d’amore in IrpiniaCarnevale a Montemarano

Carnevale Tracce di una antropologia cosmica medievale e rinascimetale si intravedono in alcune occasioni comunitarie campane come il Carnevale

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 10 febbraio 2018
«Nei festeggiamenti del Carnevale i corpi si mescolano, partecipano a uno stesso stato della comunità portata alla sua incandescenza»( Le Breton D. 2007, p.30). Il Carnevale è rivelatore di un vissuto del corpo che non si arresta ai confini, ma straripa, espandendosi verso l’esterno. Il corpo umano nelle tradizioni carnevalesche è vettore dell’inclusione non causa di esclusione; sospinge l’uomo verso un mondo percorso da energie visibili ed invisibili . Che sia il «Caporaballo» di Montemarano, in ‘maccaturo’ e maschera, disciplinatore della folla, lo «Squacqueracchium» di Teora che incappucciato percuote in aria bastoni e campanacci, o il “«Capozeza» e i «Zezaiuoli»...

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