Cultura

L’acqua che dissetò un impero

L’acqua che dissetò un imperoUno dei dodici rilievi del canale di Faida, Progetto archeologico regionale «Terra di Ninive» – foto di Dani Tagen

Tracce di civiltà Nel Kurdistan iracheno, gli archeologi del progetto «Terra di Ninive» hanno scoperto dodici straordinari rilievi rupestri. Tra le infrastrutture idrauliche vi è il canale di Faida, scavato nella roccia ai piedi di una catena di colline. La missione congiunta italo-curda diretta da Daniele Morandi Bonacossi e Bekas Jamaluddin Hasan ha individuato 1150 siti archeologici, dal Paleolitico all’epoca ottomana

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 21 gennaio 2022
In principio era l’acqua. E l’acqua sostentava Ninive, l’ultima grande capitale dell’impero Assiro, ubicata nel territorio dell’odierna Mosul. In quest’ampia regione di circa 3000 kmq, a cavallo tra le imponenti catene montuose dello Zagros e le immense pianure ondulate attraversate dal Tigri e dai suoi affluenti, la missione congiunta italo-curda diretta da Daniele Morandi Bonacossi e Bekas Jamaluddin Hasan (succeduto nel 2021 a Hasan Ahmed Qasim) ha individuato 1150 siti archeologici, databili dal Paleolitico all’epoca ottomana. LE RICERCHE dell’Università di Udine e della Direzione delle antichità di Duhok s’inseriscono nel quadro del progetto archeologico regionale «Terra di Ninive (ParteN)» attivo...

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