Europa
«L’addio pragmatico della Svizzera al nucleare»
Intervista Con un referendum approvato domenica dal 58,2% dei votanti, la Confederazione elvetica ha detto sì all’uscita dal nucleare e alla «Strategia energetica 2050» promossa dal governo. Parla l'ambasciatore svizzero a Roma, Giancarlo Kessler
Intervista Con un referendum approvato domenica dal 58,2% dei votanti, la Confederazione elvetica ha detto sì all’uscita dal nucleare e alla «Strategia energetica 2050» promossa dal governo. Parla l'ambasciatore svizzero a Roma, Giancarlo Kessler
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 23 maggio 2017
Ambasciatore Giancarlo Kessler, con un referendum approvato domenica dal 58,2% dei votanti, il suo Paese, la Svizzera, ha detto sì all’abbandono del nucleare e alla «Strategia energetica 2050» promossa dal governo, mentre solo nel novembre scorso cittadini e cantoni si erano opposti alla chiusura anticipata delle 5 centrali funzionanti del Paese, seguendo l’indicazione dello stesso Consiglio federale e del Parlamento. Qual è la politica energentica di Berna? L’iniziativa votata a novembre prevedeva la chiusura delle centrali nucleari dopo 45 anni dalla loro messa in esercizio. Consiglio federale e Parlamento ritengono che la strategia di uscita dal nucleare debba essere graduale...