Visioni

«Ladri di motociclette» in un gangster movie fra violenza e umorismo

«Ladri di motociclette» in un gangster movie fra violenza e umorismo

Al cinema «Il lago delle oche selvatiche» di Diao Yinan, storia del capo di una banda criminale e una prostituta. Un noir d’autore dai colori abbaglianti, che ha il neorealismo fra i suoi punti di riferimento

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 13 febbraio 2020
A dispetto del titolo romantico, sia nella versione italiana che in quella originale (Appuntamento in una stazione del sud) si tratta di un efferato gangster film che potrebbe avere un ulteriore titolo alternativo come «ladri di motociclette», titolo neanche troppo lontano dalle intenzioni del regista che ha il neorealismo tra i suoi punti di riferimento. I CANONICI due protagonisti, lui e lei, riempiono di angoscia lo schermo con la loro presenza disperata ma contenuta, lui un capobanda, lei una semplice pedina, belli e offuscati dalla vita, veri protagonisti da noir. In concorso a Cannes 2019, Il lago delle oche selvatiche...

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