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Lady Day, una storia di proibizione e razzismo
Fuoriluogo La rubrica settimanale a cura di Fuoriluogo
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 25 maggio 2022
«È una drogata». “Esattamente!” È un dialogo del film “Gli Stati Uniti contro Billie Holiday”, in questi giorni nelle sale. Si sta parlando proprio di lei, Lady Day, ma in effetti il problema per Harry J. Anslinger e il Federal Bureau of Narcotics non è la “tossicomania” in sé. Il problema è una canzone, che Billie Holiday ha cominciato a cantare nel 1939: Strange Fruit. La canzone è la messa in musica di una poesia cruda e agghiacciante di Abel Meeropol, lo “strano frutto” sono i corpi neri che penzolano e marciscono appesi ai rami dei pioppi del profondo sud....