Visioni
L’«affaire» Polanski, giuste battaglie e derive pericolose
Cinema Ai César Adele Haenel lascia la sala quando viene premiato il filmmaker polacco per la miglior regia, fuori infuria la protesta
La manifestazione fuori dalla sala dove si teneva la cerimonia dei César – LaPresse
Cinema Ai César Adele Haenel lascia la sala quando viene premiato il filmmaker polacco per la miglior regia, fuori infuria la protesta
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 1 marzo 2020
La tempesta scoppiata durante la cerimonia di premiazione del César ieri sera fuori e dentro la sala Pleyal era già cominciata qualche settimana fa all’annuncio delle dodici candidature per J’accuse (L’ufficiale e la spia in Italia) di Roman Polanski, toccando toni così aspri da portare l’intero gruppo organizzativo del premio, a cominciare dal «reggente» Alain Terzian alle dimissioni – anche se «l’affaire» Polanski sembrava più un pretesto per dare corso a esigenze diverse nel sistema cinematografico d’oltralpe. LA RAGIONE è sempre la stessa, l’accusa di stupro più di quarant’anni fa contro Samantha Geimer – a cui se ne sono aggiunte...