Internazionale
L’affondo sul Venezuela
Reportage La «fine del ciclo progressista» è il nuovo mantra di chi considera inevitabile il ritorno delle destre al potere. Ma il tentativo di colpire Caracas per balcanizzare l’America latina non ha fatto i conti con la mobilitazione popolare in corso
Sostenitori del governo chavista in marcia a Caracas lo scorso 31 maggio – Xinhua
Reportage La «fine del ciclo progressista» è il nuovo mantra di chi considera inevitabile il ritorno delle destre al potere. Ma il tentativo di colpire Caracas per balcanizzare l’America latina non ha fatto i conti con la mobilitazione popolare in corso
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 2 giugno 2016
Geraldina ColottiINVIATA A CARACAS
L’affondo è cominciato, il Venezuela socialista deve mordere la polvere. E inginocchiarsi alla «fine del ciclo progressista», nuovo mantra di chi considera ineluttabile il ritorno delle forze reazionarie in America latina. Il segretario generale dell’Organizzazione degli stati americani (Osa), Luis Almagro ha annunciato che chiederà l’applicazione della Carta democratica al Venezuela. Un articolo contempla la sanzione in caso di «alterazione dell’ordine costituzionale che minaccia gravemente l’ordine democratico». Se verrà approvato dal voto, il provvedimento porterà alla sospensione del paese dall’organismo, e implicherà una serie di sanzioni economiche. Il paradosso è che la misura è stata applicata all’Honduras e al Paraguay,...