Alias Domenica
Laforgue, il poeta della Luna nella nuova frontiera dello sguardo
Jules Laforgue, "L’Impressionismo e altri scritti", a cura di Alessandro del Puppo, Abscondita Rispetto alla grande tradizione francese ottocentesca (Baudelaire, Huysmans...), l’approccio al visivo dello scrittore simbolista è più teorico, astratto: e vede nell’occhio impressionista l’apice di un’evoluzione
Claude Monet, "Mer agitée à Etretat", 1883, Lione, Musée des Beaux-Arts
Jules Laforgue, "L’Impressionismo e altri scritti", a cura di Alessandro del Puppo, Abscondita Rispetto alla grande tradizione francese ottocentesca (Baudelaire, Huysmans...), l’approccio al visivo dello scrittore simbolista è più teorico, astratto: e vede nell’occhio impressionista l’apice di un’evoluzione
Pubblicato circa un anno faEdizione del 10 settembre 2023
Un’idea del prestigio di cui godeva Jules Laforgue presso l’avanguardia francese dei primi del Novecento la si può avere dal fatto che una sua poesia, dedicata, come tante altre, alla luna (Encore à cet astre), avesse ispirato nel 1911 a Marcel Duchamp un disegno, servito poi come punto di partenza per uno dei quadri simbolo dell’arte moderna, il Nu descendant un escalier no 2. L’artista era attratto dai testi di questo singolare simbolista, squattrinato e inconcludente, nato a Montevideo nel 1860 e morto nel 1887 a Parigi, pochi giorni dopo avere compiuto i ventisette anni, il cui unico mestiere di...