Internazionale
L’Africa dei senza futuro, dal disamore alla rottura
Orgoglio e imbarazzo La serie di colpi di stato nei paesi del Sahel, applauditi dai giovani che vedono nel passivo coloniale mai saldato la causa dei loro problemi, nelle riflessioni degli intellettuali africani. Secondo Alain Foka «Parigi non ha capito nulla e il suo discorso contribuisce ad esacerbare gli animi di africani che si sentono trattati come bambini»
Niamey, 3 agosto 2023. Giovani sostenitori della giunta militare che ha preso il potere in Niger lo scorso 26 luglio – Sam Mednick/Ap
Orgoglio e imbarazzo La serie di colpi di stato nei paesi del Sahel, applauditi dai giovani che vedono nel passivo coloniale mai saldato la causa dei loro problemi, nelle riflessioni degli intellettuali africani. Secondo Alain Foka «Parigi non ha capito nulla e il suo discorso contribuisce ad esacerbare gli animi di africani che si sentono trattati come bambini»
Pubblicato circa un anno faEdizione del 20 settembre 2023
«Non ci sono colpi di stato buoni, ma esistono colpi di stato federatori»: con questa frase il beninese Francis Kpatindé – giornalista e docente universitario a Parigi – commenta, sulle onde di Radio France Internationale, la presa di potere dei militari in Gabon avvenuta il 30 agosto 2023. Il putsch fa seguito all’annuncio dei risultati delle elezioni (tenute senza osservatori esterni) che avevano visto la conferma alla presidenza di Ali Bongo, figlio di Omar Bongo, rimasto a capo del paese dall’indipendenza, col sostegno dell’ex potenza coloniale. UN CONTESTO DIVERSO da quello del Niger dove, il 26 luglio, il generale Abdourahamane...