Internazionale
L’agosto caldo delle proteste anti-settarie degli sciiti
Iraq Da Baghdad a Karbala, da Najaf a Bassora, la gente chiede servizi, redistribuzione della ricchezza, politiche non settarie e anti-corruzione. La risposta del governo è debole, ma vari poteri interni già cavalcano l'onda a proprio favore
Manifestazioni in una città sciita irachena – Reuters
Iraq Da Baghdad a Karbala, da Najaf a Bassora, la gente chiede servizi, redistribuzione della ricchezza, politiche non settarie e anti-corruzione. La risposta del governo è debole, ma vari poteri interni già cavalcano l'onda a proprio favore
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 29 agosto 2015
A raccontare l’agosto iracheno è una foto: un soldato con appesa al giubbotto la bandiera del suo paese. Chiede, dice la didascalia, di restare nelle piazze anche in suo nome. Il soldato è sciita. Sono sciiti anche i manifestanti, che da settimane scendono per le strade di Baghdad, Najaf, Karbala, Bassora, Nassiriya, roccaforti sciite dove sono comparse tende di protesta, spesso target della polizia. Un movimento civico nato su basi non settarie, che sventola bandiere irachene e di cui fanno parte laici, liberali, religiosi, comunisti, nazionalisti. «Ancora ieri ci sono state manifestazioni a Baghdad e in molte città nel centro...