ExtraTerrestre
«L’agreocologia pulita e giusta è centrale per l’Afghanistan»
C’era una volta in Afghanistan una grande foresta naturale di pistacchi che copriva 90.000 ettari nelle province di Herat e Badghis e centinaia di migliaia di ettari in tutto il […]
C’era una volta in Afghanistan una grande foresta naturale di pistacchi che copriva 90.000 ettari nelle province di Herat e Badghis e centinaia di migliaia di ettari in tutto il […]
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 22 settembre 2022
C’era una volta in Afghanistan una grande foresta naturale di pistacchi che copriva 90.000 ettari nelle province di Herat e Badghis e centinaia di migliaia di ettari in tutto il paese. Ma siccome la guerra uccide anche gli alberi, questo patrimonio vegetale nei decenni si è fortemente ridotto. «Tante le cause: abbandono, trasformazione d’emergenza in legna da ardere, siccità, interferenze della politica e perfino l’acquisto delle radici da parte del Pakistan» spiega il professor Faiz Abdullah, già docente di agraria e rettore dell’università di Herat. Dal 2021 si trova in Italia e lavora per Slow Food, una collaborazione iniziata nel...