Politica
L’Aifa sotto il controllo del governo preoccupa la comunità scientifica
Sanità Crisanti: «Una vergogna, agenzia sotto il controllo del governo». La riforma servirebbe a "snellire" le procedure, ma l’Aifa respinge l’accusa di lentezza. Anche il governo Berlusconi nel 2008 mise il bavaglio all’agenzia: molti nomi di allora tornano oggi
La sede dell’Agenzia Italiana del Farmaco a Roma, in via del Tritone
Sanità Crisanti: «Una vergogna, agenzia sotto il controllo del governo». La riforma servirebbe a "snellire" le procedure, ma l’Aifa respinge l’accusa di lentezza. Anche il governo Berlusconi nel 2008 mise il bavaglio all’agenzia: molti nomi di allora tornano oggi
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 3 dicembre 2022
La riforma dell’Aifa votata martedì al Senato e destinata a una veloce approvazione alla Camera (salvo sorprese) genera più di un malumore nella comunità scientifica. Cancellare il direttore generale e dimezzare le commissioni tecniche appare una riduzione del raggio di azione dell’agenzia, che ha il delicato ruolo di vigilare su sicurezza, efficacia e sostenibilità dei farmaci. Eppure, la maggioranza non mette in conto dietrofront, come quello fatto sul tetto al contante per impulso del Quirinale. «Cangurata» nella norma che proroga la partecipazione italiana alle missioni Nato, la riforma approderà all’esame delle commissioni lunedì 5 dicembre e potrebbe arrivare in aula...