Alias Domenica
Lajolo, un’epica elementare come il paesaggio piemontese
Novecento italiano Antonio Catalfamo ripercorre per Solfanelli la vicenda esistenziale, piena di drammatiche contraddizioni ma anche di sincerità e stile leali, di Davide Lajolo
Francesco Menzio (1899-1979), Paesaggio con case, collezione privata
Novecento italiano Antonio Catalfamo ripercorre per Solfanelli la vicenda esistenziale, piena di drammatiche contraddizioni ma anche di sincerità e stile leali, di Davide Lajolo
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 4 marzo 2018
Fu in tutto un uomo del suo secolo, segnato da profonde lacerazioni e contraddizioni, Davide Lajolo (Vinchio d’Asti 1912 – Milano 1984), nella cui fisionomia si sovrapposero e interagirono la militanza politica, la vocazione letteraria e più in generale il desiderio di testimoniare, per quanto fosse doloroso e onusto di ferite, il proprio tempo. Fu infatti, lui di origine contadina e per così dire appartenente alla generazione fascistissima, volontario nella Guerra di Spagna e nei Balcani, poi un transfuga e un leggendario capo partigiano in Piemonte nella 98ª Brigata Garibaldi col nome di «Ulisse», poi un giornalista (tra l’edizione milanese...