Cultura
L’alba della guerra fredda contro la Resistenza
Memoria «Francesco Moranino, il comandante “Gemisto”», un saggio di Massimo Recchioni. Il caso di parlamentare comunista accusato e condannato per alcuni episodi della lotta partigiana diventa il punto di partenza per un’accurata analisi sulla continuità del personale statale tra il fascismo e l’Italia repubblicana
Da sinistra, i capi partigiani: Ilio Barontini, Walter Audisio, Francesco Moranino
Memoria «Francesco Moranino, il comandante “Gemisto”», un saggio di Massimo Recchioni. Il caso di parlamentare comunista accusato e condannato per alcuni episodi della lotta partigiana diventa il punto di partenza per un’accurata analisi sulla continuità del personale statale tra il fascismo e l’Italia repubblicana
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 16 maggio 2013
Fa bene alla memoria leggere Francesco Moranino, il comandante “Gemisto” di Massimo Recchioni (Derive Approdi, pp. 190, euro 17), con prefazioni di Pietro Ingrao, Lidia Menapace e Alessandra Kersevan. Il libro ricostruisce in modo meticoloso e con fonti di prima mano un episodio del dopoguerra italiano che apparve subito «un processo alla Resistenza», come recita il sottotitolo del volume. Francesco Moranino (1920-1971), nome di battaglia Gemisto, comandante partigiano, comunista, in carcere a Civitavecchia e a Castelfranco Emilia dal 1941 alla caduta del fascismo, già deputato della Costituente nel 1946, sottosegretario alla difesa nel terzo governo De Gasperi (1947), eletto alla...