L’algoritmo contro l’homo fictus
Tempi presenti «Fragile» di Francesco Monico, per Meltemi: un testo che immagina una contemporaneità ancora da raccontare. Ovunque si cerca l’informatica, il digitale, per sentirsi sicuri, per esorcizzare il timore dell’immaginario. Ma l’ipotesi del libro è che l’umano sia essenzialmente «vita narrativa», generatore di esperienze immaginarie, un vero e proprio processo di creazione di un mondo parallelo a quello reale
Tempi presenti «Fragile» di Francesco Monico, per Meltemi: un testo che immagina una contemporaneità ancora da raccontare. Ovunque si cerca l’informatica, il digitale, per sentirsi sicuri, per esorcizzare il timore dell’immaginario. Ma l’ipotesi del libro è che l’umano sia essenzialmente «vita narrativa», generatore di esperienze immaginarie, un vero e proprio processo di creazione di un mondo parallelo a quello reale