L’allievo di Giotto alle porte dell’Africa
Pier Paolo Pasolini allievo di Giotto ne "Il Decameron", 1972
Alias Domenica

L’allievo di Giotto alle porte dell’Africa

Carlo Vecce, "Il Decameron di Pasolini, storia di un sogno", Carocci Il libro rilegge il film del 1972: un Boccaccio fra lo storicismo e la «mimesis» auerbachiana, ma soprattutto all’insegna del corpo, ultimo bene-rifugio nell’universo orrendo

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 20 marzo 2022
E’ la vicenda di un poema visivo, Il Decameron di Pasolini, storia di un sogno (Carocci, «Frecce», pp. 307, euro 26.00), il saggio a firma di Carlo Vecce che si segnala per la originalità e la compiutezza nella vasta forestazione bibliografica ora resa incontrollabile o comunque inflattiva dalle celebrazioni del centenario. Il film, che esce nell’estate del 1971, è sia un esito maturo di quello che Pasolini ha chiamato sei anni prima «cinema di poesia» in un celebre intervento al Festival di Pesaro sia l’incipit di quanto definirà Trilogia della vita nel letterale corpo a corpo che, dopo Il Decameron,...

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