Alias
L’altra metà creativa della scuola tra Weimar e Dessau
Avanguardie «494 - Bauhaus al femminile», il libro di Anty Pansera per Nomos edizioni che ricostruisce le biografie di studentesse e docenti che sperimentarono i nuovi metodi didattici e artistici
Dietro al telaio nel laboratorio di tessitura, Dessau, 1928 – © Bauhaus-Archiv Berlin
Avanguardie «494 - Bauhaus al femminile», il libro di Anty Pansera per Nomos edizioni che ricostruisce le biografie di studentesse e docenti che sperimentarono i nuovi metodi didattici e artistici
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 5 febbraio 2022
Non sono capaci di pensare in una misura tridimensionale, solo bidimensionale, quindi l’architettura non fa per loro. La sentenza senza possibilità di appello fu decretata da Walter Gropius mentre le studentesse, entusiaste, si iscrivevano al Bauhaus. Attratte in gran numero dalle tesi enunciate nel manifesto della scuola – tra cui, la sostanziale parità di genere – oltre che dallo stile esistenziale comunitario in una condivisione di spazi anche quotidiani fra docenti e «operai/e», le ragazze del Bauhaus in realtà si scontrarono con un pregiudizio storico. Spesso, lo introiettarono loro stesse, rendendosi invisibili da sole, seguendo i propri compagni nelle attività,...