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L’altra resistenza di Isao Fujisawa
Maboroshi Nei primi anni settanta dello scorso secolo, in molti campi della cultura e delle arti giapponesi, comincia ad emergere un diverso modo di rapportarsi alla politica e ai cambiamenti sociali che sconvolsero l’arcipelago nel decennio precedente.
Una scena da "Bye Bye Love" di Isao Fujisawa
Maboroshi Nei primi anni settanta dello scorso secolo, in molti campi della cultura e delle arti giapponesi, comincia ad emergere un diverso modo di rapportarsi alla politica e ai cambiamenti sociali che sconvolsero l’arcipelago nel decennio precedente.
Pubblicato circa un anno faEdizione del 29 settembre 2023
Nei primi anni settanta dello scorso secolo, in molti campi della cultura e delle arti giapponesi, comincia ad emergere un diverso modo di rapportarsi alla politica e ai cambiamenti sociali che sconvolsero l’arcipelago nel decennio precedente. Da un impegno comunitario e più direttamente impegnato nella lotta in luoghi fisici, si passa a forme di resistenza più personali, parcellizzate, ma che spesso privilegiano una visione ecologica e storica più ampia. Semplificando, si potrebbe dire che si parte da una sperimentazione su di sé e sulla propria soggettività, per poi muoversi verso l’esterno e la realtà condivisa. Nel cinema esistono molti esempi...