Alias Domenica
L’altra vita di Robert Capa
I reportage a colori di Capa «Capa a colori» come un film di Sirk. Da Electa un viaggio galvanizzante nel fotogiornalismo
Capucine fotografata da Robert Capa a Roma nel 1952
I reportage a colori di Capa «Capa a colori» come un film di Sirk. Da Electa un viaggio galvanizzante nel fotogiornalismo
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 25 gennaio 2015
Nell’autunno del 1932 si diffuse la notizia che Trockij stava per recarsi a Copenaghen per una conferenza all’università. Si annunciava l’evento: da tempo infatti il rivoluzionario russo viveva al confino, senza riuscire a procurarsi un visto per l’Europa o per gli Stati Uniti. Con gli anziani impegnati altrove, a Simon Guttmann, direttore dell’agenzia fotografica berlinese Dephot, non restò che inviare in Danimarca il suo giovane «assistente alla camera oscura», uno studente ebreo espatriato in Germania da Budapest per motivi politici: Endre Erno Friedmann. Ma il 27 novembre allo Sport Palast il servizio di polizia, giunto in forze temendo un attentato...