Cultura
L’ambigua modernità del pontificato di Pio IX
Storia Il volume di Ignazio Veca pubblicato da Viella. L'autore illustra come Mastai Ferretti fu abile nel giocare con la propria immagine, presentandosi come una figura nuova attenta al rapporto diretto con le masse e agli aspetti spettacolari del potere
Benedizione delle truppe pontificie a San Pietro nel 1870
Storia Il volume di Ignazio Veca pubblicato da Viella. L'autore illustra come Mastai Ferretti fu abile nel giocare con la propria immagine, presentandosi come una figura nuova attenta al rapporto diretto con le masse e agli aspetti spettacolari del potere
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 13 dicembre 2019
C’è stato un tempo in cui per le strade della penisola italiana i patrioti gridavano «Viva Pio IX». Un triennio, dal 1846 al 1849, che è stato successivamente interpretato come una parentesi, secondo una lettura politica che non può essere accolta anche in sede storiografica. L’INTUIZIONE di partenza alla base del pregevole lavoro di Ignazio Veca, Il mito di Pio IX. Storia di un papa liberale e nazionale (Viella, pp. 312, euro 29) è che il mito del papa liberale fu molto di più dell’aspirazione della pattuglia dei neo-guelfi. Basterebbero a dimostrarlo la sua ampia circolazione a livello internazionale e...