Cultura
LaMDA, il robot con l’anima
Intelligenza artificiale Un ingegnere di Google ritiene che un’intelligenza artificiale messa a punto dall’azienda abbia acquisito una coscienza, e chiede di rispettarne i diritti. Rischia il licenziamento
Aros Art Museum in Aarhus, Daniarca, Opera: Ron Mueck, "Boy" – Ap
Intelligenza artificiale Un ingegnere di Google ritiene che un’intelligenza artificiale messa a punto dall’azienda abbia acquisito una coscienza, e chiede di rispettarne i diritti. Rischia il licenziamento
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 14 giugno 2022
Nessuno ha mai difeso i diritti di aspirapolvere, lavatrici e televisori. Ma avendo a che fare con dispositivi più sofisticati come le intelligenze artificiali, forse dovremmo riscoprire il valore del rispetto, o quantomeno delle buone maniere. È quanto chiede Blake Lemoine, uno degli ingegneri che a Google si occupano dei risvolti etici dell’intelligenza artificiale. A suggerirglielo è stato LaMDA, una rete neurale artificiale capace di sostenere conversazioni complesse con gli umani. Nel collaudarlo, Lemoine si è convinto di avere a che fare con più che una macchina. «Se non sapessi che si tratta di un software, direi che si tratta...