Italia

Lamezia, l’aeroporto era affare dei clan

Calabria Le connessioni tra il clan Giampà e il Pdl locale. Secondo il Gip il senatore Aiello eletto con i voti della ’ndrangheta. Anche l’hub era controllato

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 14 agosto 2013
Silvio MessinettiLAMEZIA TERME
Il senatore badava al sodo. Nella sua frenetica caccia al voto non si faceva problemi. E il boss lo incontrava nel centro cittadino, nelle sfarzose stanze dello studio dell’avvocato. Piero Aiello, il neoparlamentare del Pdl indagato per voto di scambio con l’aggravante mafiosa nell’operazione Perseo contro il quale la Dda di Catanzaro aveva chiesto l’arresto (respinto dal Gip), frequentava con assiduità i mammasantissima dei Giampà, potente cosca di Lamezia. Gli incontri avvenivano negli uffici dell’avvocato Pasquale Scaramuzzino, detto Chicco. Ad ammetterlo è il boss pentito Giuseppe Giampà. «Scaramuzzino ci ha presentato a lui come suoi amici che potevano aiutarlo in...

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