Italia
L’amnistia sociale per resistere alla repressione del conflitto sociale
È evidente che, già di per sé, “oggettivamente”, la proposta di indulto-amnistia sociale né potrebbe né – credo – voglia sancire la fine di un’epoca o l’oltrepassamento di un cosiddetto […]
È evidente che, già di per sé, “oggettivamente”, la proposta di indulto-amnistia sociale né potrebbe né – credo – voglia sancire la fine di un’epoca o l’oltrepassamento di un cosiddetto […]
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 6 agosto 2013
È evidente che, già di per sé, “oggettivamente”, la proposta di indulto-amnistia sociale né potrebbe né – credo – voglia sancire la fine di un’epoca o l’oltrepassamento di un cosiddetto ciclo di lotte. È vero semmai l’esatto contrario: segna l’esigenza sentita da più parti, anche molto diverse tra loro, di resistere a qualcosa di nuovo: la pervasività del sistema penale eretta contro ogni manifestazione del conflitto sociale. Questa tendenza arriva ormai a delle esagerazioni caricaturali (ma pure inquietanti, e gravi per chi le deve subire), come quella savoiarda di voler accusare addirittura di terrorismo il movimento No Tav in Val...