Italia
Lampedusa, data alle fiamme la memoria dei migranti
Mediterraneo Dopo lo sfregio alla Porta d’Europa, distrutti i «cimiteri» delle carrette del mare
Incendio a Lampedusa
Mediterraneo Dopo lo sfregio alla Porta d’Europa, distrutti i «cimiteri» delle carrette del mare
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 7 giugno 2020
Disagio sociale? Paura di non farcela, con alberghi e ristoranti ancora chiusi per l’assenza dei turisti? Rabbia, perché le istituzioni non risolvono i tanti problemi segnalati nel tempo? Oppure azioni di destabilizzazione di matrice politica? Da due mesi a Lampedusa si respira un clima pesante, inedito. Poco meno di seimila abitanti, tanti problemi: i trasporti arerei e via mare che funzionano a singhiozzo, un poliambulatorio non attrezzato per gestire gran parte delle patologie, il dissalatore rattoppato, le promesse sulle moratorie non mantenute. A inizio aprile, in piena pandemia Covid, la protesta contro i continui sbarchi di migranti di un gruppo...