Italia
Lampedusa non può dimenticare
3 ottobre «Vittime non del mare, ma delle nostre leggi». Sull’isola siciliana il ricordo dei 368 migranti annegati nella strage di un anno fa. La sindaca Giusi Nicolini: «Corridoi umanitari per non dover più contare i morti». La protesta di Askasuva. Oggi le conclusioni del festival Sabir
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3 ottobre «Vittime non del mare, ma delle nostre leggi». Sull’isola siciliana il ricordo dei 368 migranti annegati nella strage di un anno fa. La sindaca Giusi Nicolini: «Corridoi umanitari per non dover più contare i morti». La protesta di Askasuva. Oggi le conclusioni del festival Sabir
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 4 ottobre 2014
Giuliana SgrenaLAMPEDUSA
3 ottobre 2013, 368 cadaveri venivano ripescati dal mare. 368 bare, molte delle quali rimaste senza nome, sono state seppellite in vari cimiteri della Sicilia. A Lampedusa non c’era più spazio per le vittime del naufragio avvenuto durante una pericolosa traversata. E i naufragi continuano, solo nel 2014 le vittime sono già 3.000. 3 ottobre 2014, giorno della memoria, non ancora riconosciuta dal parlamento italiano come richiesto dal Comitato 3 ottobre. Ma Lampedusa non dimentica e chiama le autorità italiane ed europee ad assumersi le proprie responsabilità: «Chiamiamo i politici a calpestare i luoghi del dolore per far nascere la...