Lavoro
Landini-Camusso, ormai è guerra aperta
Lo strappo sulla rappresentanza La rottura al direttivo. Il leader Fiom: «Cgil senza democrazia, quell’accordo non è vincolante». L'intesa viene approvata, ma adesso la segretaria è molto contestata. I metalmeccanici non applicheranno il nuovo testo nelle imprese. Nicolosi: «Le sanzioni sono un freno ai delegati e al diritto di sciopero»
Il segretario della Fiom Maurizio Landini e la numero uno della Cgil Susanna Camusso – Sintesi visiva
Lo strappo sulla rappresentanza La rottura al direttivo. Il leader Fiom: «Cgil senza democrazia, quell’accordo non è vincolante». L'intesa viene approvata, ma adesso la segretaria è molto contestata. I metalmeccanici non applicheranno il nuovo testo nelle imprese. Nicolosi: «Le sanzioni sono un freno ai delegati e al diritto di sciopero»
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 18 gennaio 2014
Un testo che limiterà fortemente l’agibilità sindacale, soprattutto quella dei delegati: quello approvato ieri sera dal direttivo Cgil – con 95 sì, 13 no e 2 astenuti – è una specie di «mostro modificato» rispetto all’accordo chiuso con le imprese il 31 maggio scorso, e la Fiom ha già annunciato che non lo applicherà. L’orrido «ogm sindacale» è stato partorito il 10 gennaio, dietro l’insistenza della Confindustria, sostenuta da Cisl e Uil, che ha preteso di introdurre alcune novità chiave: e Susanna Camusso, rimasta isolata, ha scelto di accettare e firmare. Nel nuovo testo sono stati inseriti per ben 5...