Lavoro
Landini: “La Fiat così ci vuole fuori”
Incontro flop Fiom e Lingotto al tavolo ma non c’è dialogo. L’azienda: «Con loro impossibili relazioni normali». I meccanici Cgil: ci chiedono di firmare il testo che ci ha escluso. Il gruppo auto: non è vero, noi rispettiamo le sentenze. Gli altri sindacati stanno con Marchionne
Il segretario generale della Fiom Cgil Maurizio Landini: per la Fiat rappresenta una vera ossessione
Incontro flop Fiom e Lingotto al tavolo ma non c’è dialogo. L’azienda: «Con loro impossibili relazioni normali». I meccanici Cgil: ci chiedono di firmare il testo che ci ha escluso. Il gruppo auto: non è vero, noi rispettiamo le sentenze. Gli altri sindacati stanno con Marchionne
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 3 agosto 2013
Tra la Fiat e la Fiom è guerra. L’incontro di ieri, fissato tra i vertici della multinazionale dell’auto e il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, è «andato male» (le parole sono dello stesso Landini). Già dalla vigilia, con l’annunciata assenza di Sergio Marchionne, recatosi a Detroit per occuparsi della Chrysler, si era capito che tirava una brutta aria: ma le tute blu della Cgil sono andate lo stesso, per chiedere di rientrare a pieno titolo nelle agibilità sindacali, così come è stato riconosciuto dalla recente sentenza della Corte Costituzionale. Ma hanno trovato davanti a sè un muro: e non...