Cultura
L’Angola sospesa tra magia e guerra
Intervista Parla José Eduardo Agualusa, passato in Italia per il festival di Mantova con la sua «Teoria generale dell'oblio». «Il ruolo dello scrittore è ascoltare le biografie delle persone: è importante elaborare le versioni discordanti della storia, non credo nelle verità univoche e assolute»
José Eduardo Agualusa
Intervista Parla José Eduardo Agualusa, passato in Italia per il festival di Mantova con la sua «Teoria generale dell'oblio». «Il ruolo dello scrittore è ascoltare le biografie delle persone: è importante elaborare le versioni discordanti della storia, non credo nelle verità univoche e assolute»
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 29 settembre 2017
Di origine brasiliana da parte di padre e portoghese da parte di madre, José Eduardo Agualusa è nato a Huambo, nell’Angola centrale, nel 1960, ha vissuto a Lisbona, dove ha studiato agronomia e silvicoltura all’Istituto superiore di agronomia, e a Rio de Janeiro. È tornato solo di recente in Africa. Questo nomadismo si riflette nella sua scrittura e delinea la parabola dell’esistenza umana nella sua frammentarietà, individuando nel racconto e nella cronaca i suoi generi d’elezione. Già noto come poeta, narratore e intellettuale in Brasile e Portogallo, dove collabora anche con quotidiani e stazioni radiofoniche, ha al suo attivo una...