Italia
L’anima e la terra
Parchi agricoli Quella di Cobragor è una storia di «braccianti rossi» nel cuore di Roma, una cooperativa nata negli anni ’70 dalla lotta di un gruppo di disoccupati. Un’esperienza che ha fatto strada
Agricoltori di Maccarese con i loro trattori sui campi occupati di Casal del Marmo
Parchi agricoli Quella di Cobragor è una storia di «braccianti rossi» nel cuore di Roma, una cooperativa nata negli anni ’70 dalla lotta di un gruppo di disoccupati. Un’esperienza che ha fatto strada
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 11 marzo 2017
A pochi chilometri dal centro capitolino, a nord-ovest, sorge la Riserva Naturale dell’Insugherata. Dentro la Riserva è allocato il Parco Agricolo Casal del Marmo, dove ha sede Cobragor (cooperativa braccianti agricoli organizzati), un’azienda che vanta quarant’anni di anzianità: nacque da urgenze materiali che portarono giovani senza lavoro all’occupazione di terre incolte. Un’esperienza sorta nel fuoco degli anni Settanta, in quella fluviale mobilitazione delle classi subalterne che riscopriva il gusto di lottare per una nuova esistenza. Molte furono le conquiste, ma la disoccupazione continuava a mordere. Cobragor sorse in quell’intenso fermento e ha vinto la sfida col tempo, consolidando pensieri liberanti....