Cultura

L’anima più concreta dello strutturalismo

L’anima più concreta dello strutturalismoGérard Genette

Ritratti La scomparsa di Gérard Genette, all'età di 87 anni, chiude la stagione più alta della teoria letteraria novecentesca. Dalla narratologia alla filosofia analitica, il suo è stato un percorso speculare a quello del coetaneo Derrida

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 15 maggio 2018
C’è tutto Genette, con la sua sferzante (auto-)ironia, nella definizione scherzosa che ha dato, una decina d’anni fa, della narratologia, la disciplina che più di ogni altro ha contribuito a fondare negli anni d’oro della teoria letteraria, intorno al 1970: «una pseudo-scienza perniciosa», il cui «gergo ha indotto disgusto per la letteratura in tutta una generazione di analfabeti». Dove il sarcasmo colpisce in modo equanime le pedisseque applicazioni scolastiche del suo metodo di analisi strutturale del testo narrativo e i pigri pregiudizi di studenti di per sé poco inclini ai piaceri della lettura. L’AUTORE DI «FIGURE III», il libro che...

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