Internazionale
L’anno della resa dei conti: chi ha vinto e chi ha perso
Medio Oriente Il ritorno della Russia nella regione ha stravolto i destini delle guerre per procura, i progetti delle potenze regionali e le reti di alleanze. Dodici mesi di stragi sanguinose, assedi brutali e civili ridotti alla fame in Siria, Yemen e Iraq, Stati moribondi
Medio Oriente Il ritorno della Russia nella regione ha stravolto i destini delle guerre per procura, i progetti delle potenze regionali e le reti di alleanze. Dodici mesi di stragi sanguinose, assedi brutali e civili ridotti alla fame in Siria, Yemen e Iraq, Stati moribondi
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 31 dicembre 2016
Aleppo, Manbij, Diyarbakir, Istanbul, Sana’a, Mosul, Baghdad: nomi che scorrono tra le pagine dei quotidiani, nelle agenzie online, sui social network, con un bagaglio di sangue che accappona la pelle. L’anno che si chiude sopra il Medio Oriente ha portato con sé il ribaltamento delle alleanze, la sconfitta dei progetti delle potenze regionali, un’escalation di violenza che ha travolto le vite di milioni di civili. Raid, assedi, attentati, controffensive, tentati putsch hanno accompagnato la regione per tutto il 2016. Ma per comprendere gli sviluppi attuali è necessario un passo indietro, al punto di svolta: autunno 2015, il prepotente ritorno della...