Internazionale
L’anno orribile del Sudan, 23 mila morti e non è finita
Africa Iniziata il 15 aprile, la guerra tra esercito e Rsf è un catalogo di crimini contro l’umanità. 10 milioni di sfollati e bambini esposti a violenze estreme, carestia, stupri e diplomazia al palo
La protesta dei profughi nel campo di Kumar, in Etiopia, per le dure condizioni di vita – foto Sambil
Africa Iniziata il 15 aprile, la guerra tra esercito e Rsf è un catalogo di crimini contro l’umanità. 10 milioni di sfollati e bambini esposti a violenze estreme, carestia, stupri e diplomazia al palo
Pubblicato 7 mesi faEdizione del 14 aprile 2024
È passato un anno – lo scorso 15 aprile 2023 – da quando violenti combattimenti hanno contrapposto l’esercito sudanese (Fas), guidato dal generale Abdel Fattah Al-Burhan, alle Forze di Supporto Rapido (Rsf) del generale Hamdan Dagalo (detto Hemedti). Da allora nessuna mediazione è riuscita a porre fine a un conflitto che ha provocato, fino ad oggi, almeno 23mila vittime e oltre 10 milioni di sfollati interni o rifugiati nei paesi vicini: Egitto, Libia, Ciad, Repubblica Centrafricana e Sud Sudan. UFFICIALMENTE la guerra è iniziata dopo lunghi mesi di blocco per l’integrazione dei paramilitari delle Rsf nell’esercito regolare. La mancata regolarizzazione...