Alias Domenica
L’ansia di Céline si fa stile
Classici del Novecento Il reprobo tornò in libreria, nel 1952, con «Féerie pour une autre fois»: un fiasco. Fu perciò che Gallimard cambiò in «Normance» il titolo del II volume: ora anche in Italia i due libri vengono riuniti, da Einaudi
Gen Paul, «Montmartre, Paris»
Classici del Novecento Il reprobo tornò in libreria, nel 1952, con «Féerie pour une autre fois»: un fiasco. Fu perciò che Gallimard cambiò in «Normance» il titolo del II volume: ora anche in Italia i due libri vengono riuniti, da Einaudi
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 26 aprile 2020
Se è vero che il fine esibito – e probabilmente, almeno in parte, sinceramente perseguito – dei pamphlets razzisti di Céline e della sua militanza collaborazionista fu quello, nobilmente pacifista, di evitare a ogni costo una nuova carneficina («Volevo impedire il Macello!») di soldati semplici, orchestrata da quei poteri economici e politici che le leggende nere del più becero nazionalismo identificavano con la finanza ebraica; e se è vero che il ’14, con i suoi massacri, e il ’17, con le sue fucilazioni, tornano ossessivamente anche nei romanzi sulla seconda guerra mondiale, è anche vero che dell’abiezione senza limiti dell’uomo...