Cultura
L’antisistema si fa governo
Tempi presenti Riflessioni su Podemos a partire dal libro di Pablo Iglesias, «Disobbedienti». Un partito qualificato come sinonimo di un «populismo 2.0» che invece consegna un nuovo appeal a una visione egualitaria del mondo
Tempi presenti Riflessioni su Podemos a partire dal libro di Pablo Iglesias, «Disobbedienti». Un partito qualificato come sinonimo di un «populismo 2.0» che invece consegna un nuovo appeal a una visione egualitaria del mondo
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 24 luglio 2015
Populismo 2.0. È l’espressione che ricorre abitualmente per qualificare l’esperienza politica di Podemos, il partito spagnolo che ha terremotato il panorama politico iberico. Gli analisti, come sempre, mettono in evidenza le distanze, gli elementi di discontinuità dal pensiero politico classico, inscrivendo questa giovane formazione nell’alveo, tutto sommato tranquillizzante, del populismo di matrice latinoamericana. Una cornice tesa a demonizzare le potenzialità elettorali di Podemos, collocando la sua azione al di fuori di una dimensione costituzionale e ai margini della tradizione democratica europea. A leggere il volume di Pablo Iglesias Turrion Disobbedienti (Bompiani, pp. 300, euro 18; ne ha già scritto su...