Internazionale
Lanzavecchia: «Nel nostro laboratorio non c’erano neanche pipistrelli»
L’esperimento Lo scienziato italiano, anche lui nella ricerca del 2015, smonta la bufala twittata da Salvini sul virus creato in vitro dai cinesi
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L’esperimento Lo scienziato italiano, anche lui nella ricerca del 2015, smonta la bufala twittata da Salvini sul virus creato in vitro dai cinesi
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 27 marzo 2020Edizione 27.03.2020
«I cinesi creano supercoronavirus con pipistrelli e topi!» twittava Matteo Salvini martedì sera. I cinesi, ma anche gli italiani: nel complotto svelato dal segretario leghista, se di complotto si trattasse, sarebbe coinvolto anche uno scienziato italiano. È Antonio Lanzavecchia, immunologo varesino oggi in forze all’Istituto per la ricerca in biomedicina di Bellinzona. C’era anche lui nella ricerca del 2015 citata da Salvini e realizzata da un’equipe internazionale che coinvolgeva ricercatori di nove università in tre paesi diversi. Diverse versioni della fake news circolano da un paio di mesi: dall’arma batteriologica diffusa ad arte al pipistrello sfuggito per caso. Ma non...