Italia
L’ape «Buono» comune
Storie A Castel di Guido nella campagna romana, il miele diventa scienza e controllo ambientale. Grazie al crowdfunding della piattaforma «Produzioni dal basso» e all’ostinazione di un gruppo di amici
/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2015/02/18/19ultima miele foto carlo taccari – Foto Carlo Taccari
Storie A Castel di Guido nella campagna romana, il miele diventa scienza e controllo ambientale. Grazie al crowdfunding della piattaforma «Produzioni dal basso» e all’ostinazione di un gruppo di amici
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 19 febbraio 2015
Un gruppo di amici, la passione per la natura, il sogno di lavorare insieme in un progetto comune utile per l’ambiente e per gli altri, facendo qualcosa di buono. E «Buono» sarà proprio il nome stampato sull’etichetta del miele che vedrà presto la luce. Gli ingredienti del progetto «Proteggi un’ape» sono essenzialmente questi, perché per interrompere il dominio omnicomprensivo delle merci e approdare in una di quelle che Althusser definiva «isole di comunismo», talvolta sembra bastare poco. Si conoscono più o meno tutti dal 2005. Fanno parte dello stesso collettivo universitario R-Evoluzione (quello di Biologia alla Sapienza), studiano nella biblioteca...