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L’apparente normalità genera mostri

L’apparente normalità genera mostriUna scena da L'ultima eclissi

Stephen King Con le creature diaboliche lo scrittore ci sa fare da sempre. Se oggi nessuno può sottrargli il merito di aver rifondato la narrativa della paura e del soprannaturale è in buon parte per la capacità di rinnovare la galleria delle incarnazioni del male

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 23 settembre 2017
Pennywise il clown assassino, vampiro che si nutre del terrore delle sue vittime, lo conoscono tutti, anche quelli che hanno frequentato Stephen King solo di sfuggita. Nel catalogo dei mostri del re dell’horror figura ai primi posti e forse al primo in assoluto: incarna un archetipo della paura, riflette e amplifica quella sottile inquietudine che da sempre accompagna la figura del pagliaccio da circo, moltiplica l’effetto spiazzante celando un concentrato di pura malvagità sotto parvenze che mandano in visibilio i bambini, sue vittime preferite. Con i mostri lo scrittore che ha appena varcato la soglia dei 70 ci sa fare...

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