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L’Aquila non ha bisogno del brand Maxxi

L’Aquila non ha bisogno del brand Maxxi

Musei Il progetto di aprire una sede decentrata del Museo nazionale delle arti del XXI secolo progettato da Zaha Hadid presso il settecentesco Palazzo Ardinghelli rischia di essere un'operazione di colonialismo culturale

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 27 ottobre 2018
L’ex ministro dei beni culturali Franceschini ha dato alla Fondazione Maxxi – che a Roma gestisce il Museo nazionale delle arti del XXI secolo progettato da Zaha Hadid – l’incarico di aprire a L’Aquila una sede decentrata nel settecentesco Palazzo Ardinghelli, a suo tempo acquistato per la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici. Un’operazione politica che lascia sullo sfondo le vere esigenze di rinascita culturale della città, devastata dal terremoto del 6 aprile 2009. Innanzitutto, lo fa ignorando i disagi logistici degli uffici periferici del ministero per il protrarsi dei lavori di recupero degli edifici pubblici che si completeranno non...

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