Cultura
L’archeologia orientale è in guerra
Convegno I maggiori archeologi e studiosi del Vicino oriente il 16 e 17 dicembre saranno a Firenze per affrontare insieme il rischio a cui sono sottoposti i siti in Iraq e in Siria
Missione archeologica italiana a Nigin – Foto di Francesco Prezioso
Convegno I maggiori archeologi e studiosi del Vicino oriente il 16 e 17 dicembre saranno a Firenze per affrontare insieme il rischio a cui sono sottoposti i siti in Iraq e in Siria
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 15 dicembre 2016
A causa degli eventi bellici che stanno sconvolgendo paesi di antichissima origine quali Iraq e Siria, l’archeologia orientale non può più essere considerata soltanto una disciplina accademica o scientifica ma deve allargare il proprio orizzonte. È questo il presupposto in base al quale il Camnes (Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies) – fondato nel 2010 – ha convocato per il 16 e 17 dicembre a Firenze, nel Palagio di Parte Guelfa, i maggiori studiosi italiani di archeologia del Vicino oriente per dibattere pubblicamente sulle prospettive del settore. «L’archeologo non è uno statista o uno stratega – dice Stefano...