Cultura
L’archeologo che interroga il presente
Scaffale «Allah, la Siria, Bashar e basta?» di Alberto Savioli, pubblicato da Bianca e Volta. Un testo che vuole manifestare la militanza dell’autore, la cui consapevolezza politica matura tra gli aridi paesaggi della Jazira e le intricate strade di Aleppo e Damasco
– Foto di Alberto Savioli
Scaffale «Allah, la Siria, Bashar e basta?» di Alberto Savioli, pubblicato da Bianca e Volta. Un testo che vuole manifestare la militanza dell’autore, la cui consapevolezza politica matura tra gli aridi paesaggi della Jazira e le intricate strade di Aleppo e Damasco
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 4 agosto 2018
Allah, la Siria, Bashar e basta? (Bianca e Volta, pp. 665, euro 18) di Alberto Savioli è il luminoso esempio di come gli archeologi, quando dotati della sensibilità giusta, possano essere degli attenti e validi osservatori di ciò che succede nel mondo. Un’approfondita conoscenza del territorio e lo stretto contatto con le popolazioni locali, infatti, permettono di comprendere la storia meglio di qualsiasi analisi effettuata dall’esterno. SAVIOLI, IMPEGNATO dal 2012 nel Kurdistan iracheno con il Progetto Terre di Ninive dell’Università di Udine, ha lavorato in Siria, Libano, Turchia, Iraq e Arabia Saudita. Ma è soprattutto il bagaglio di esperienze accumulate...