Cultura

L’architettura è nomade

L’architettura è nomade/var/www/vhosts/ilmanifesto.co/ems/data/wordpress/wp content/uploads/2014/01/09/01 erasmus effect mostra popup

Mostre Al Maxxi, la rassegna «Erasmus Effect», a cura di Pippo Ciorra, sulle migrazioni dei progettisti in nuove patrie

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 10 gennaio 2014
La propensione all’espatrio degli architetti italiani ha registrato una progressiva accelerazione a partire dagli anni ’80 e ’90, quando l’istituzione del programma Erasmus ha aperto le porte dell’Europa a numerosissimi studenti d’architettura; molti di loro hanno nel corso degli anni iniziato a lavorare fuori per poi trasferirsi definitivamente all’estero. Erasmus effect, la mostra in corso al Maxxi di Roma (fino al prossimo 6 aprile), racconta questo processo di diffusione endemica dell’architettura italiana che, dice il curatore Pippo Ciorra, si sparge «come l’aviaria» in Europa e nel mondo. La dimensione migratoria del progetto, congenita alla natura stessa dell’architettura e degli architetti,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi