Cultura
L’archivio che somiglia a un microcosmo temporale
Mostre «Giuseppe Loy. Una certa Italia. Fotografie 1959-1981», a Palazzo Barberini, fino al 27 febbraio
Giuseppe Loy, Lipari, 1961 – courtesy Associazione culturale Archivio Fotografico Giuseppe Loy
Mostre «Giuseppe Loy. Una certa Italia. Fotografie 1959-1981», a Palazzo Barberini, fino al 27 febbraio
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 14 gennaio 2022
I tanti cassetti della scrivania d’epoca, presenza imponente e austera (appartenuta al suocero), erano il luogo in cui Giuseppe Loy (Cagliari 1928 – Roma 1981) conservava le sue stampe fotografiche. Circondata dai libri sui piani delle librerie è ancora in un angolo del salotto, con le tracce di bruciature di sigarette: le Gitanes senza filtro di cui parla Rosetta Loy nella nota che accompagna la raccolta postuma di poesie del marito Giuseppe Loy, I versi e la tagliola (1993). La scrittrice abita ancora in questa casa-museo costruita nel ’61 nel verde di Saxa Rubra. È il figlio Angelo (Roma 1966)...