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L’Arci divisa dal modello di democrazia
Congresso Arci La democrazia tradizionale, rappresentativa, "una testa, un voto", e quella partecipativa, a rete. Su questa diversità si è acceso lo scontro che solo tutti insieme potremo superare
– Aleandro Biagianti
Congresso Arci La democrazia tradizionale, rappresentativa, "una testa, un voto", e quella partecipativa, a rete. Su questa diversità si è acceso lo scontro che solo tutti insieme potremo superare
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 19 marzo 2014
All’unanimità, nel congresso spaccato di Bologna, abbiamo approvato molte cose. Sessanta ordini del giorno, fra cui quelli contro il Fiscal Compact, per la chiusura dei Cie, contro la Tav e le grandi opere, contro la repressione degli attivisti sociali, contro l’Italicum. Modifiche allo statuto, inclusa l’incompatibilità con incarichi politici e istituzionali. La cura e lo sviluppo delle basi territoriali era al centro del programma di tutti e due i candidati, “il valore dell’associazionismo al tempo della crisi” una priorità politica comune, per ribaltare la piramide della democrazia autoritaria che ammazza i diritti. Non è stata una divisione fra moderati e...