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L’arcobaleno e la gravità

L’arcobaleno e la gravitàL' arrivée d'un trean en gare de la Ciotat (Lumière, 1895)

Mostra di Pesaro Non è facile guardare il cinema in faccia, chi ci prova resta spesso accecato. Il cinema, anche se non lo proclama o lo confessa, è automaticamente alternativo

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 27 giugno 2015
. L’arcobaleno e la gravità- . Ovvero di cosa non parliamo quando non parliamo di cinema. Sempre in ritardo, oppure e meglio: troppo presto troppo tardi. discrepanza continua, bave di eternità, ingurgitate già nella prima colazione -ma non c’è nulla di meglio di un buon colpo di vodka tracannata all’alba. poi, tra giorno e notte, il cinema di saint just, evocato e distornato da debord, un proliferare diffuso e disperso di molecole post-umane vorticanti tra umano e non umano. non è facile guardare il cinema in faccia. chi ci prova, resta spesso accecato. registi attori sceneggiatori produttori musicisti autori vari,...

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