Internazionale

L’Argentina al tempo di Milei: «Prepariamoci a scendere in strada ogni giorno»

L’Argentina al tempo di Milei: «Prepariamoci a scendere in strada ogni giorno»Nora Cortiñas (a sinistra) in Plaza de Mayo il 23 novembre scorso – Ap/Matias Delacroix

Intervista a Nora Cortiñas La decana delle Nonne di Plaza de Mayo, 93 anni, si dice non sorpresa dall'exploit dell'estrema destra. Ma di fronte alla negazione dei crimini della dittatura s'indigna: «Dobbiamo unirci, fare riunioni, volerci, amarci. Per superare quest’epoca difficile. Il Paese ha vissuto di tutto, ci sono stati personaggi terribili, lui è uno di loro. Ma possiamo. Possiamo»

Pubblicato 12 mesi faEdizione del 25 novembre 2023
Franco CiancagliniBUENOS AIRES
Tutti i giovedì alle 15.30 dai tempi della dittatura militare, le Madri e le Nonne di Plaza de Mayo girano intorno alla Pirámide de Mayo. A cento metri dalla Casa Rosada, il palazzo del governo dove Alberto Fernández sta trascorrendo i suoi ultimi giorni da presidente in attesa dell’arrivo di Javier Milei, previsto per il prossimo 10 dicembre. Attraverso quelle «ronde» intorno al monumento le Madri e le Nonne esprimono una pratica di lotta e memoria che dura nel tempo e al di là dei governi. Una persistenza che non ha eguali in Argentina. Negli anni ’70 riuscirono a rendere...

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