Politica
Larghe intese in Liguria Ora Paita giura: «Mai»
Regionali L'idillio imbarazzante, ma la candidata Pd nega: non ho niente a che spartire con la destra. Il ministro Orlando in città per dare una mano alla burlandiana: «Pastorino aiuta Toti». Ma fra dem tira un’ariaccia, e il voto disgiunto prende quota
Genova, Cartelloni elettorali di Raffaella Paita – Foto Giuliana Poletto
Regionali L'idillio imbarazzante, ma la candidata Pd nega: non ho niente a che spartire con la destra. Il ministro Orlando in città per dare una mano alla burlandiana: «Pastorino aiuta Toti». Ma fra dem tira un’ariaccia, e il voto disgiunto prende quota
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 19 maggio 2015
Giampiero TimossiGenova
Dica sessantatré. Lo stato di salute della politica in Liguria magari lo puoi misurare anche così, quando mancano dodici giorni al voto che eleggerà il prossimo presidente della giunta regionale. E quando l’ultimo, l’ennesimo, tema hot è quello delle larghe intese. Sarebbe l’ipotesi di un accordo post-elettorale tra Pd e centrodestra, unico modo ipotizzato per garantire la governabilità in Liguria, dopo dieci anni di governo-Burlando. Sessantatré sono le donne e gli uomini presenti nell’auditorium del Teatro Carlo Felice, dove arriva Andrea Orlando, ministro di Giustizia, sbarcato per sostenere la candidata governatrice Raffaella Paita, spezzina e dunque sua concittadina. Sessantatré, tutti...