Cultura

L’argine imperfetto della perdita

L’argine imperfetto della perditaUna installazione di Rune Guneriussen

GEOGRAFIE SENTIMENTALI Percorso tra memoir e romanzi sul mistero del cervello e il suo linguaggio. Rileggere Christa Wolf, Oliver Sacks per arrivare ai libri di Francesco Malgaroli e Philippe Forest. Cosa significa l’afasia e come il tempo e lo spazio mutino dopo un dolore che non conosce giustizia

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 2 aprile 2020
Un giorno di cui non posso scrivere al presente. Così comincia quel gioiello letterario che è Guasto, di Christa Wolf (edito da e/o). Composto nel 1987 a un anno dal disastro di Cernobyl, la scrittrice affianca alla storia grande e pubblica una esplosione più privata: l’operazione che il fratello subisce al cervello e che verosimilmente gli provocherà danni al linguaggio. Spettatrice di quel teatro misterioso di cui poco e niente si può sentenziare, Wolf descrive lo schianto lieve di un dolore che rende impotenti fino a prostrare; quello fuori di sé su cui poco si può agire se non attraverso...

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