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L’arma geopolitica del petrolio
Mentre il crollo del prezzo del petrolio mette alle corde la Russia che, già in crisi per le sanzioni Usa/Ue, vede retringersi gli sbocchi delle sue esportazioni energetiche, gli Stati […]
Mentre il crollo del prezzo del petrolio mette alle corde la Russia che, già in crisi per le sanzioni Usa/Ue, vede retringersi gli sbocchi delle sue esportazioni energetiche, gli Stati […]
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 6 gennaio 2015
Mentre il crollo del prezzo del petrolio mette alle corde la Russia che, già in crisi per le sanzioni Usa/Ue, vede retringersi gli sbocchi delle sue esportazioni energetiche, gli Stati uniti stanno divenendo il maggiore produttore mondiale di greggio, spiazzando l’Arabia Saudita, e saranno presto non solo autosufficienti ma in grado di fornire all’Unione europea petrolio e gas in abbondanza e a buon mercato. Questa la narrazione diffusa dai media. Cerchiamo di riscriverla in base alla realtà, partendo dall’interrogativo: perché sta calando il prezzo del petrolio? Il calo è dovuto non solo a fattori economici, come il rallentamento della domanda...