Cultura

L’arroganza delle piattaforme che aspirano a farsi «Stato»

L’arroganza delle piattaforme che aspirano a farsi «Stato»Nella foto David Kaye

SAGGI «Libertà vigilata, la lotta per il controllo di Internet», un saggio di David Kaye per Treccani

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 1 maggio 2021
Nel gennaio 2021 Twitter e Facebook, tra gli altri, bloccarono gli account dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in occasione dei fatti di Capitol Hill e a seguito di un breve intervento video del tycoon. L’evento produsse una valanga di commenti che si dividevano più o meno in due categorie: chi riteneva che la scelta dei social, per quanto comprensibile, fosse sbagliata perché lesiva della libertà di espressione; chi riteneva invece che fosse corretta, perché i messaggi falsi e incitanti all’odio di Donald Trump non avrebbero dovuto avere legittimità né a livello pubblico, né a livello dei social media....

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