Alias

L’arte dell’ascolto

Alessandra Bossa (foto Valerio Corzani)Alessandra Bossa (foto Valerio Corzani)

Intervista Incontro con la musicista elettronica napoletana. "In Svezia ho capito molte cose di me e quello che mi interessava. Non ne volevo più sapere della musica classica e ho cominciato a esplorare altri suoni"

Pubblicato 11 mesi faEdizione del 6 gennaio 2024
Valerio CorzaniKRISTIANSAND (NORVEGIA)
Non è un caso ovviamente che questa intervista la celebriamo a Kristiansand, nel sud della Norvegia, durante i giorni del Punkt Festival. Alessandra Bossa oramai vive, insegna e suona, facendo base in questa piccola cittadina scandinava. Ma, essendo titolare di una vera e propria biografia da apolide, non è detto che sarà così per sempre… Partiamo dalle tue città… (ride, ndr)… la lista è lunga, ma non lunghissima: Napoli, Roma, Göteborg, Torino, la Lapponia svedese, Kristiansand. Ecco, appunto… Dunque tutto è iniziato a Napoli. La miccia del tuo iter musicale possiamo collocarla lì? Direi proprio di sì, la mia infanzia...

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